Lungo il crinale di un colle isolato alto 727 m, il borgo di Palmoli si sviluppa in forma allungata attorno al Castello Marchesale, che imponente domina sulla Valle del Treste, lungo la quale numerosi mulini alimentati dalle acque del fiume Treste hanno per secoli garantito il pane agli abitanti della valle.
Le origini dell’insediamento abitativo vanno attribuite alle necessità difensive quando, intorno all’anno mille, il territorio fu soggetto a frequenti scorribande. La popolazione quindi abbandonò le abitazioni isolate a valle per concentrarsi in nuclei abitativi fortificati sulla sommità delle alture (processo di incastellamento).
La prima fonte scritta relativa a Palmoli, risale al XII secolo, quando nel Catalogus Baronum, la troviamo citata come “Palmulam”, possedimento di Filippo Grandinato, esponente di una famiglia feudale di origine longobarda. Nei secoli successivi il feudo passò attraverso diverse famiglie feudali come i conti Di Sangro e i marchesi Severino-Longo di Gagliati. A questi ultimi è da attribuire anche la realizzazione nel 1772 della cappella gentilizia dedicata a San Carlo Borromeo, con il prezioso portale di gusto tardo rococò.
Il monumento più rappresentativo di Palmoli è senza dubbio il suo Castello, organismo complesso frutto dell’accorpamento di strutture diverse. Il palazzo Marchesale venne costruito nel XV secolo attorno ad una preesistente torre di avvistamento, risalente al 1095, dall’insolita pianta dodecagonale, che conferisce al complesso architettonico un fascino unico. Diversi interventi di restauro, ultimo quello del 1993-94, hanno restituito al Castello il suo aspetto originale ed oggi la struttura è sede del MuBen, il Museo della Civiltà Contadina dedicata a Padre Beniamino.
Molto cara ai Palmolesi è la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie che dal 1824 custodisce le reliquie di San Valentino. Il Corpo Santo giunse a Palmoli, per intercessione del marchese, dopo un periglioso viaggio su un carro trainato da buoi, e da allora il 14 febbraio di ogni anno il paese rinnova la propria devozione nei confronti del santo degli innamorati.
Altra importante festività è quella del 27 luglio, quando tra le vie del borgo si può assistere alla Sfilata delle Pacchianelle in costume tradizionale.