Posto sul versante nord-ovest della Valle del Treste, a 740 m s.l.m., il borgo di Liscia esiste come feudo dei Conti di Monteodorisio sin dal XII secolo.Ma è solo nell’800 che balza alle cronache per aver dato i natali al temibile brigante Giuseppe Pomponio. Nato da una famiglia contadina di Liscia, Giuseppe Pomponio divenne il capo di una delle più importanti bande di briganti della provincia di Chieti. La banda di Pomponio seminò il terrore su tutto il territorio di Vasto, San Salvo e della Valle del Treste per nove anni, dal 1861 al 1870. Il 27 settembre del 1870, in seguito al tradimento di un compagno, i carabinieri scovarono e uccisero Giuseppe Pomponio in una masseria di Furci. Secondo una versione più macabra, venne catturato, impiccato e smembrato: una parte del suo cadavere fu appesa alla Torre di Bassano a Vasto, un’altra al Castello di Monteodorisio e un’altra alla Porta della Terra a San Salvo.
La chiesa parrocchiale di San Martino fu edificata nel XIV secolo sulla sommità del borgo antico di Liscia. Nel XVIII secolo fu sottoposta a rifacimenti che la dotarono di una nuova facciata. Sempre agli interventi settecencenteschi risalgono gli interni decorati a stucco.
Una data importante per Liscia è l’8 maggio, quando ogni anno dal paese parte una processione religiosa diretta all’ Eremo di San Michele Arcangelo .